GRECIA : Cibi scaduti in vendita

Quando il governo greco aveva detto che sarebbe corso ai ripari per sanare la piaga della malnutrizione infantile dovuta alla drammatica crisi economica, in pochi potevano aspettarsi che avrebbe riversato nei supermercati cibo scaduto. Ma così è.
Dal 1 settembre 2013 i negozianti ellenici sono autorizzati a esporre e vendere a basso costo e per un periodo limitato prodotti alimentari scaduti.
E' diventata legge ieri una nuova via per poter vendere prodotti NON DEPERIBILI come caffè, riso, pasta, sale, olio, vino, e cibo in scatola a prezzi convenienti.
I prezzi devono essere inferiori del 60/70 % e le nuove date di scadenza sono:
·         1 Mese Massimo se indicato sulla scadenza giorno, mese e anno
·         3 Mesi Massimo se indicato solo il mese
·         6 Mesi Massimo se indicato solo l'anno.
Sono scoppiate le polemiche, ma sinceramente non le capisco per 2 motivi.
Primo: anche in Italia i supermercati avvincinandosi la data di scadenza abbassano i prezzi per far fuori le scorte  e quindi esiste già un sistema simile.
Secondo: non penso che se la pasta o il riso vengono mangiati 5 giorni successivi alla data di scadenza facciano morire con atroci dolori qualcuno .
In Crisi è vero che tutto è permesso e stiamo arrivando a situazioni imbarazzanti, ma città come Torino con 40.000 persone a rischio povertà e licenziamenti, aumento del 50 % delle richieste alla Caritas per cibo e spese di prima necessità e  calo dei consumi di frutta e verdura del 30 % in 2 anni siano un segnale che per mangiare servono sforzi di tutti.
Ci sarebbe da pensare e riflettere.

1 commento:

  1. Non sono esperto ma credo anche che la data di scadenza sia anche definita anche "prudenzialmente", quindi margini ce ne sono eccome...

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