Euro Break up: Esattori fiscali tedeschi in Grecia.



Ecco un parte dell’articolo che oggi compare su Repubblica e altri giornali tedeschi:

Oltre 160 esattori fiscali tedeschi si sono offerti volontari per andare in missione in Grecia allo scopo di rendere più efficiente l'Agenzia delle entrate di Atene. Lo ha annunciato il ministero delle Finanze di Berlino, sottolinenando che tutti i volontari in questione parlano inglese e una dozzina di loro conosce addirittura il greco. Il governo tedesco afferma di voler aiutare la Grecia a sviluppare una moderna amministrazione fiscale. (www.repubblica.it)


Come già anticipato su questo Blog, la Germania non regalerà altri 40 mld al fondo salva Grecia senza contropartite, vuole in primis assicurarsi che per lo meno lo stato ellenico non fallisca, secondo che gli estremisti non salgano al governo, terzo che si paghino gli Hair cut e che le emissioni obbligazionarie future siano in linea con i Diktat della BCE.

Partendo dal presupposto che ormai la democrazia Greca sia morta 4 mesi fa, che il pesce greco inizia a puzzare dalla testa e che nessuno ha più voglia di tenersi in casa o in vita un malato terminale,tuttavia è curioso come i Tedeschi riescano sempre a ottenere di essere i più puri dei puri.

Insegnare come recuperare 60 mld di evaso ogni anno, con 160 tecnici che parlano Tedesco o Inglese assomiglia un po’ alla fine che fecero i tedeschi che andarono a riorganizzare il magazzino di Fiat a Pomigliano……un successone che porto ad una spesa inutile di 1 mld di euro.

Stuzzica comunque l’idea che un membro esterno possa insegnare a recuperare le tasse a paesi latini come Italia e Grecia che hanno nell’evasione il traino dell’economia, perché senza quei 60 mld che circolano penso che ci sarebbe una recessione al -5 % anno, allo stesso tempo però è inammissibile che sia accettata come stato civile.

La riorganizzazione del fisco in Grecia come in Italia è la prima parte di una rivoluzione capace di portare risorse che poi devono essere rinvestite nel sistema tramite i servizi, ma è una lotta a perdere, dato che ogni anno che passa l’evasione aumenta.

Servono membri tedeschi? Perché no potrebbe essere la provocazione dato che noi con i nostri piaceri mafiosi e clientelari, non sappiamo come dire no a chi chiede piaceri, far pagare le tasse a chi fattura, togliere assistenzialismo a falsi invalidi, paghiamo pensioni da 6000 euro mese, non facciamo scontrini o come a Napoli non abbiamo nemmeno il registratore di cassa.

Una soluzione sarebbe stato il federalismo, ognuno amministra ciò che ha, e chiede ai cittadini in maniera equa, ma siamo in Italia l’idea è nata, discussa e morta in meno di 10 anni.

Stipendi italiani da fame: Di chi è la colpa?

Su tutti i quotidiani di oggi si possono leggere articolo riferiti agli stipendi Italiani ed ecco uan sintesi :

I lavoratori italiani guadagnano in media la metà di quelli tedeschi, poco più di quelli portoghesi. I dati Eurostat, riferiti al 2009, fotografano un Italia fanalino di coda in Europa per le retribuzioni lorde annue. Un lavoratore italiano di un’azienda dell’industria o dei servizi (con almeno 10 dipendenti) ha uno stipendio annuo di 23.406 euro. La metà di quanto si guadagna in Lussemburgo (48.914), Olanda (44.412) o Germania (41.100), i paesi ai primi posti della classifica. Ma meno anche di chi lavora in Irlanda, Grecia, Spagna e Cipro. Buste paga più leggere di quelle italiane solo per maltesi, sloveni, portoghesi e slovacchi.
Non solo gli stipendi sono bassi, ma crescono anche poco. In quattro anni il rialzo è stato del 3,3%, contro il +29,4% della Spagna e il +22% del Portogallo. E anche i Paesi che partivano da livelli già alti hanno registrato crescite rilevanti: Lussemburgo (+16,1%), Olanda (+14,7%), Belgio (+11%), Francia (+10%) e Germania (+6,2%).


Siamo il paese tra quelli occidentali e maggiormente industrializzati con la più alta tassazione sul lavoro è il reddito lordo più basso ,ma come è possibile parlare di produttività con questi numeri?

In Italia è tutto sbagliato pago il 35 % di tasse sul mio reddito , è non ricevo aumenti da 3 anni, alcuni lavoratori fanno 3 ore al giorno di straordinario,ma la disoccupazione è del 9 %, le società emigrano all’est chiudendo in Italia è lo Stato non agisce, ma allo stesso tempo impone il 70% di Tasse su 1 Litro di benzina facendo lievitare i costi accessori.

A questo bisogna aggiungere un Sindacato che non fa altro che proteggere i pensionati che sono gli unici che ancora si iscrivono, dicono no a tutto quello che è innovazione, mentre in altri paesi come in Usa si accordano sui 3 turni 7/7 senza fare scioperi.

L’Italia è un paese da cambiare e tutti e 4 gli attori devono capire che gli anni 80 sono finiti , gli anni in cui azienda dormivi per prendere lo stipendio in cui l’impiego pubblico era una cassaforte e che 40 giorni di ferie non te li toglieva nessuno.

Stato: In primis deve rilanciare il potere d’acquisto, abbassare le accise sulla Benzina per non arrivare al punto di rottura per il sistema di 1,95 Euro. Secondo fare 3 aliquote a 20, 30 e 40 % di Irpef. Altro punto i contratti da rivedere , riformare con 4 o 5 tipologie, stipendi sicuri e legati all’esperienza dei lavoratori

Imprenditori: Iniziare a investire, diminuire i dividendi e cercare di fare fusioni per essere forti, basta pensare al proprio fortino si vince alleandosi , le aziende da 15 dipendenti sono deboli, servono alleanze da multinazionale stile Francia altrimenti vedremo sempre più acquisizioni stile Lactalis e LVMH.

Sindacati:Legati ad un’idea di lavoro che non esiste più, bisogna essere flessibili , capaci di entrare e uscire dal mondo del lavoro, migliorare i tempi e la produttività , rivedere le ferie ( non si chiude 1 mese ad agosto come negli anni 80) , il concetto di partecipazione aziendale e di contratto nazionale in quanto ogni società potrà offrire liberamente , il mercato decide.

Lavoratori: Migliorare i percorsi formativi, non servono filosofi o professori ed avvocati,ma ingegneri, medici, fisici e dottori in biotecnologie. Iniziare a lavorare durante l’università in azienda, tempi di laurea in media europea ( in Germania e Uk si laureano a 24 anni in Italia 26). Imparare le lingue, erasmus, e possibilità di lavorare 6 giorni su 7.

Questi sono alcuni ipotesi di miglioramento , queste sono alcune vie d’uscita da uno stallo che dura ormai 30 anni.

Stipendi Pubblica Amministrazione :ci vuole un limite!









Non ci vuole troppa immaginazione e ne falsa demagogia per capire che dopo la pubblicazione degli stipendi della Pubblica amministrazione vi sia in Italia un sistema malato.
Tarli e imperfezioni di un mancato controllo ed un insieme di regali a funzioni, pur importanti ,ma completamente fuori da ogni limite del buon senso.
Capi di gabinetto e e Generali dell’esercito che guadagnano come Obama o Guardie forestali che sono stipendiati come Top manager di multinazionali da 100 mld di capitalizzazione e dirigono 50.000 persone.

Per capire di cosa parlo ecco la lista:

1)Manganelli 621.253,75 euro annui conquista la palma di indiscusso Paperone supera di gran lunga persino lo stipendio base del capo dell'Fbi, pari a 155.000 dollari (112.221 euro circa). Mentre il capo della polizia francese percepisce esattamente lo stesso stipendio degli altri prefetti, intorno ai 6.000-7.000 euro al mese. Il responsabile di Scotland Yard ha circa 253.000 sterline (poco meno di 300mila euro). In Germania, gli spettano 9.668,56 euro mensili. Il meno pagato è lo spagnolo Ignacio Cosidò Gutierrez con 71mila euro all'anno.

In quarta posizione, dopo Manganelli, Canzio e Ionta compare il capo di Gabinetto del ministero dell'Economia Vincenzo Fortunato, che dichiara un reddito di 536.906 euro.
5) Capo di Stato maggiore della difesa, generale Biagio Ambrate Abrate, con i suoi 482.019 euro,

6) Direttore dei Monopoli di Stato Raffaele Ferrara, con i suoi 481.214,86 euro,
7)Capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Giuseppe Valotto, con 481.021 euro,
8) Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte, con 481.006,65 euro.
9)Ex aequo ci sono Corrado Calabrò, presidente dell'AgCom, e Giovanni Pitruzzella, numero uno dell'Antitrust, con 475.643 euro.
10)'Autorità dell'Energia, Pier Paolo Bortoni, che ha ricevuto 475.643 euro.

Fossimo nel privato non mi permetterei di dire nulla, ma visto che i soldi sono pubblici e quindi nostri mi faccio un paio di domande e cioè come può un capo di polizia guadagnare 2000 euro al giorno?
LA secondo domanda è perché i suoi colleghi in altri paesi prendono metà?

I grandi cultori e statisti italiani dopo Tangentopoli del 1993 dissero che servivano stipendi alti per evitare:

1. LA corruzione privata
2. LA scelta solo dei migliori incentivati dal salario

Partendo dal presupposto che per la corruzione nulla è cambiato , permettete che abbia anche il dubbio per la scelta dei migliori a meno che a capo di FBI e S.Yard non siano solo sbirri di quartiere, oppure che in Germania vige il disastro e l’anarchia.

Per risparmiare e dare dignità a questo paese servono delle nuove regole per garantire che solo i migliori possano governare e quindi;

o CV On line( non solo i redditi)
o Tetto massimo per le cariche pubbliche di 200.000 Euro anno ( In questo caso con 10 cariche si risparmiava 2 mln anno per 10 persone circa)
o Mandato massimo di 5 anni
o Abolizione di ogni benefit per i famigliari
o Auto blindate e scorta solo per elementi sensibili ( Rosy Bindi ,Casini, Finocchiaro, Pannella, ecc ee non pensano che corrano pericoli)
o Allineamento alla media Europea per le spese pubbliche
o Gare d’appalto on line e leggi anti corruzione
o Leggi anti evasione con pene da 5 a 10 anni di carcere

Si possono decidere Riforme del Lavoro e delle pensioni, aumentare IVA e Benzina, Togliere licenze ai tassisti e cambiare l’università,ma se prima non si diventa uno Stato civile basato sulla ricerca dell’onesta, premiando solo i migliori, investendo su chi sa fare e chi vuole fare, senza questi interventi fra 10 anni saremmo ancora qua a cercare soluzioni a problemi simili a 20, 30 , 40 anni fa.

Euro Break up-Capitolo 8: Tabella dei Rating, Grecia per Moody’s è “C”



Per Moody’s la Grecia dopo l’Haircut volontario che si aggira sul 75% delle obbligazioni in scadenza nel 2012 il rating scende a C
Dalla tabella qui sotto si nota come questo giudizio sia ormai un passo prima dell’inferno con una probabilità di Default del 33 %.
Senza dare troppo addito alle agenzie di Rating che molte volte hanno sbagliato in passato e sembrano sempre creare allarmismi che ormai molti non ascoltano più, sicuramente ha un senso vedere come gli scenari stiano peggiorando ogni giorno.




















Dopo il prestito di 130 mld da parte della Bce la nebbia sta scendendo sulla Grecia, economia allo sfascio con un industria che pesa solo più per il 12% del Pil , questo significa che anche volendo la crescita di un paese , difficilmente si può trovare un canale per applicarla.

Sembra anche sia ormai impossibile arrivare alla fatidica cifra del debito al 120 % del Pil in 8 anni a partire da oggi, Servirebbero tagli e riforme per 40 mld anno e calcolando che i dati sono fatti in crescita stiamo parlando di pazzia. Tanto per intenderci la recessione nel 2011 era stimata in Grecia al -5% ed invece è stata del-7%,mentre per il 2012 si ipotizza addirittura al -8%.

Ci si rende conto perciò che dimezzare un debito perdendo l’8% delle entrate anno è contro ogni logica matematica.

La Dracma sembra essere l’unica via d’uscita,ma la domanda che ci si pone è come possa anche svalutando la moneta, diminuire il debito con una forte inflazione e cercare di richiamare investitori esteri si possa uscire con un’industria inesistente, materie prime nulle ed un costo sociale da ammortizzare negli anni facendo comunque grossi tagli.

Lo scenario differente da quelli russi e argentini, ma con un gradino dal baratro bisogna iniziare a capire un paio di cose su quale potrà essere il futuro greco e come ipotizzare una via di fuga considerando anche che dopo il default non sarà facile trovare creditori ed investitori pronti a regalare soldi a chi prima non li ha rimborsati.

La Grecia ha ormai un sistema malata è ha rischiato di contagiare la finanza mondiale, ma grazie a Dio e alla Merckel in questi 2 anni sono riusciti tutti a difendersi vendendo titoli tossici , acquistando CDS e adesso il paese può anche fallire, tanto non è che sia cosi importante in Europa.

Pronto Soccorso Italia: tutti in barella



In questi giorni le attenzioni dei media si concentrano sui problemi degli ospedali italiani soprattutto a Roma e all’ Umberto I ,ma da come si legge sulla STAMPA anche a Torino la situazione non è migliore:

Ogni giorno, alle Molinette come al Martini, al Maria Vittoria come al San Giovanni Bosco, è una battaglia per limitare le barelle, i disagi e le proteste. La situazione è al collasso, e lo è perché dopo il pronto soccorso c’è il nulla, per chi non può tornare a casa: niente posti in reparto, visto che nei reparti non si sa dove trasferire chi potrebbe essere dimesso dopo la fase acuta ma ha ancora bisogno di assistenza.

La sanità in Italia è sempre stato un grosso problema nato dal fatto che forse abbiamo il migliore servizio d’d’Europa se non del mondo, ogni cittadino italiano e non dato che anche chi è senza permesso di soggiorno viene curato , ha diritto ad una assistenza completa.

1000 Euro al giorno è la media delle cure che ogni cittadino viene ricoverato in un ospedale Italiano, con picchi di 1500 se si tratta di trapianti, senza considerare che per esempio un trapianto di rene o fegato allo Stato costa 25/30000 euro.
Cosa si deve fare però per far si che migliori la situazione attuale?
Cinque regioni sono commissariate e non possono spendere,ma anzi tagliare, nel resto d’Italia c’è il blocco di assunzioni e investimenti a causa dei tagli e questa situazione va ad aggravare il problema, perché in molti casi abbiamo ospedali vecchi, servizi non adeguati e pensionamenti che diminuiscono il numero del personale attivo.

Migliorare i servizi è un obbligo, ma prima si deve razionalizzare quello che si ha. Alcuni esempi sono dovuti alle lunghe degenze per ricoveri programmati da 24 o 48 ore che però vengono chiamati in ospedale 2 o 3 giorni prima e parliamo di 1000 euro al giorno per circa 400.000 interventi anno.

Altri buchi per capirci sono i 22.000 dipendenti dell’ASL di Salerno contro i 8000 di Milano, i 2 mln di invalidi civili Italiani, INPS e INAIL che non fanno i controlli adeguati, le false mutue garantiti ai lavoratori ecc ecc.

La regione Piemonte , dal canto suo con Monferrino, sta per esempio razionalizzando i magazzini dei medicinali che da 102 dovrebbero passare a 3 principali e 70 periferici con un risparmio di 32 mln anno in medicine scadute e trasporti.

Si dovrebbe poi allo stesso tempo dare maggiori poteri e formazioni ai medici di base per curare tutte quelle malattie facilmente diagnosticabili senza affossare i pronto soccorso.

Esistono poi alte soluzioni che farebbero via libera a risparmi e quindi possibilità di nuovi investimenti e assunzioni , per esempio :

• Ticket in base al reddito
• Informatizzare le prenotazioni e richiesta di conferma via mail
• Controllo sui farmaci e farmacie per diminuire la spesa pubblica
• Logistica e centri d’acquisto farmaci nazionali e centralizzati
• Interventi in strutture e miglioramento degli ospedali con macchine all’avanguardia
• Costo ticket del codice bianco in aumento del 10’ %
• Collaborazione con strutture private.

IN Italia si deve capre che i sacrifici quotidiani dei medici e dello Stato sono elevati, i servizi offerti anche ,ma una razionalizzazione dei costi e necessaria soprattutto per premettere di fare ricerca, migliorare la formazione e garantire anche in futuro lo stesso livello, senza per forza avere dei debiti come regioni quali Lazio, Sicilia, Puglia e Campania

Tasse: Pronto il taglio dell'aliquota sui redditi più bassi




Il 20 /2 /2012 il Ministro Giarda ha annunciato che l’attuale esecutivo ha in mente di tagliare o meglio allineare le aliquote Irpef.
Ad oggi la situazione è la seguente:

Da zero a 15 mila euro si paga il 23% (ossia da zero a 3450 euro di Irpef), da 15 mila euro (e un centesimo) a 28 mila euro si paga il 27% (quindi da 3450 a 6960 euro), da 28 mila euro (e un centesimo) a 55 mila euro si paga il 38% (quindi da 6960 a 17220 euro), da 55 mila euro (e un centesimo) a 75 mila euro il 41% (quindi da 17220 a 25420 euro), sopra tale soglia il 43% (quindi almeno 25420 euro più il 43% per la parte di reddito imponibile eccedente la i 75 mila euro).
L'intenzione del governo sembrerebbe quella di arrivare col tempo a ridurre (come già proposto dall'ex ministro Giulio Tremonti) tre sole aliquote del 20%, del 30% e del 40%, iniziando proprio dalla rimodulazione della più bassa, per i redditi inferiori ai 15 mila euro. In questo caso il risparmio, che varrebbe ovviamente per tutti i contribuenti ma "peserebbe" percentualmente in misura maggiore per coloro che hanno un reddito meno elevato, sarebbe di 450 euro annui massimi
I risparmi iniziano ad essere interessanti soprattutto per la maggior parte degli italiani che dichiarano meno di 26.000 Euro.


Questa forse potrebbe essere ( se non accompagnata dall’aumento Iva di Settembre 2012 ) un primo inizio per alleggerire la spesa fiscale dei cittadini e incrementare le loro entrate e quindi il potere di’acquisto.
Monti e CO sembrano aver sposato la teoria che solo dando maggiori risorse finanziarie ai cittadino si permette magari di iniziare ad aumentare i consumi , e questo potrebbe essere un primo passo.
Il discorso ora si orienta da dove usciranno le risorse per applicare la riforma. In Primis serve una lotta all’evasione fiscale che faccia tornare almeno 30 o 40 mld degli attuali 150 evasi ogni anno, in secondo luogo una rivisitazione dei servizi pensionistici assistenziali per falsi invalidi, sociali ecc che solo in Italia sono contati come 2 mln!!.
L’ equa differenziazione fiscale è alla base di un paese civile, ma a questo punto serve anche che chi via sia un forte programma di prevenzione dell’evasione e pena per chi cerca di esportare capitali o non emettere fattura. Il tema di abbassare per pagarle tutti è un classico del liberismo di destra che è alla base di qualunque grande democrazia (USA,GB, FRANCIA),ma qui in Italia è sempre stata colta come una debolezza per chi ha sempre evaso e continuerà a farlo.
Serve la repressione e allo stesso tempo l’incentivo con sconti di questo tipo per tutti quelli che onestamente dichiarano. Da rivedere per esempio ci sarebbe anche il ruolo di Equitalia che dovrebbe assistere chi ha difficoltà a pagare le tasse,ma non è un evasore. Lo Stato in questo campo deve mettere su un macchina capace di assistere chi ha dei problemi ,ma non è un delinquente e allo stesso tempo punire severamente chi evade per lavoro.
Il primo passo potrebbe essere questo , per gli altri quali : migliorare le detrazioni per figli e famigliari, detrazioni dal 730 di spese per casa e vita quotidiana, rivisitazione dei ticket sanitari in base al reddito, multe in base al reddito …..beh per quella magari ci si rivede fra un po’ di mesi.

Cosa è il debito? Ecco la storiella che lo spiega




Debito, Spread, BCE ma quanti termini difficili, a volte per spiegare a tutti come stanno le cose basta una semplice storiella…

Oggi mi hanno raccontato questa storiella. Inquietante, se ci pensate bene. E' una giornata uggiosa in una piccola cittadina, piove e le strade sono deserte. I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente. Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un piccolo alberghetto. Dice al proprietario che vorrebbe ved...ere le camere e che forse si ferma per il pernottamento e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100 euro come cauzione. Il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle camere. 1. Quando il turista sale le scale, l'albergatore prende la banconota, corre dal suo vicino, il macellaio, e salda i suoi debiti. 2. Il macellaio prende i 100 euro e corre dal contadino per pagare il suo debito. 3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la Cooperativa agricola. 4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la fattura delle sue consumazioni. 5. L'oste consegna la banconota ad una prostituta seduta al bancone del bar e salda così il suo debito per le prestazioni ricevute a credito. 6. La prostituta corre con i 100 euro all'albergo e salda il conto per l'affitto della camera per lavorare. 7. L'albergatore rimette i 100 euro sul bancone della ricezione. In quel momento il turista scende le scale, riprende i suoi soldi e se ne va dicendo che non gli piacciono le camere e lascia la città. - Nessuno ha prodotto qualcosa - Nessuno ha guadagnato qualcosa - Tutti hanno liquidato i propri debiti e guardano al futuro con maggiore ottimismo Ecco, ora sapete con chiarezza come funziona il pacchetto di salvataggio UE!

Ecco questa è la storia del nostro debito , vari paesi che non producono nulla, tutti pensano di avere soldi e le banche che producono soldi digitali con un clic, nessuna possibilità di conversione, ma solo un continuo flusso di Bit da un terminale ad un altro.
A volte penso veramente che si deve tornare a produrre, avere stipendi non in stock options,ma in soldi e solo in base a risultati operativi e non finanziari.
Prima o poi penso che si debba tornare alla sobrietà , che non vuol dire povertà ,ma consapevolezza che per la crescita servono beni e non fanta finanza!

Euro Break up-Capitolo 7: Prestiti rimandati, malanni persistenti



LA Bce e la Troika in generale si sono resi conto che servono ancora 325 milioni di euro di tagli per ricevere i 14 mld di tranche d’aiuti

Eccome appare una parte di articolo sul Sole 24

L'Eurogruppo ha preferito ieri rinviare a lunedì l'atteso via libera a un nuovo piano di salvataggio della Grecia, in grave crisi debitoria. Finché non verranno risolti gli ultimi nodi la cautela rimane però d'obbligo: alcuni Paesi vorrebbero iniziare prima la ristrutturazione del debito, con il coinvolgimento delle banche, e successivamente dare il benestare a nuovi aiuti finanziari. Operazione difficile, oltre che rischiosa. di Beda Romano - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/r4aeZ
«Un ulteriore lavoro ha permesso alla Grecia e alla troika di identificare i 325 milioni di euro di tagli al bilancio e di mettere a punto una lista dettagliata di misure (da introdurre prima del versamento delle diverse tranches di prestiti, ndr) con uno scadenzario per la loro adozione», ha spiegato ancora Juncker in un comunicato pubblicato dopo una riunione dei ministri finanziari in teleconferenza che ha sostituito un possibile vertice previsto per ieri. di Beda Romano - Il Sole 24 Ore - leggi su
http://24o.it/r4aeZ

La verità non che servono altri tagli trovabili nella difesa e nelle pensioni , ma la verità è un’altra: con molta probabilità , la dove non siano pilotate, le elezioni di Aprile vedranno con almeno il 40/50 % dei voti le due fazioni estremiste di destra e sinistra primeggiare in Grecia.

Questa scelta politica è quanto mai ovvia, dato che sono gli unici che appoggiano il popolo e chiedono l’abbattimento del debito senza una repressione del Welfare, potrebbe essere un contraccolpo pazzesco per l’Europa.
Si tratterebbe agli stati attuali di dare 14 mld di euro e un obbligo di rientro con manovre deflattive per soli 2 mesi , con il rischio di una scissione politica e sociale ad Aprile.
Il Nuovo governo se con maggioranza estremista richiederà l’uscita immediata dall’Euro con un saluto ed una fotografia del tanto faticato abbattimento del debito da parte della Grecia.

L’UE sa che potrebbe accadere e quindi gioca con il topo perché il 20 Marzo scadono i bot per 20 mld e questo vorrebbe dire dichiarare default tecnico.

Preoccupante? Forse dipende dai punti di vista . Per Banche e HF ormai il peggio è passato hanno venduto tutto e i portafogli sono vuoti, i bond ellenici ormai sono in mano solo ai greci. Gli stranieri si sono coperti con CDS e altri prodotti cautelativi quindi un default potrebbe essere ammortizzato e poi in seconda istanza c’è sempre la BCE pronta ad aumentare il fondo salva stati e banche con altri 400 mld.

I Greci per conto loro, sanno che tutto è perduto , e chiedono di lasciare l’Euro,ma non sbagliano quei giornalisti che dicono che qui non parliamo della Russia del 1998 o Argentina 2001, loro avevano qualcosa da proporre al mondo , La Grecia qualche concessione portuale ( già in mano al 50 % ai Cinesi) e le Utilities pubbliche, per il resto solo qualche discoteca e insalata greca.

Prestito o non prestito la Grecia è segnata, l’Europa non ha intenzione di essere sociale nelle perdite,ma forse è quello che stanno sbagliando , la liberta sovrana se esiste, esiste anche per i debitori, se non esiste e si vuole uno stato comunitario allora si cerca di salvarlo, mettere nuove regole e poi si cercano obbiettivi comuni per rendere l’Europa unita, unica e forte.

Esercito e Difesa, iniziano i Tagli



Come era previsto ed augurato per nostra fortuna sembra che anche l’esercito inizia a ripensare alla propria riorganizzazione di persone e mezzi

Dall’Articolo della Stampa:

L’Italia acquisterà 90 caccia F-35 rivedendo il programma dei Joint Strike Fighter che ne prevedeva l’acquisto di 131, con una riduzione quindi di 40 unità. In un’audizione al Senato il ministro Di Paola ha annunciato una serie di tagli: «È stato rivisto il programma dei Joint Strike Fighter», ha spiegato il ministro della Difesa e la modifica ha consigliato «da un punto di vista operativo e di sostenibilità economica l’acquisto di 90 velivoli, con un’importante riduzione di 40» caccia.
«Joint Strike Fighter -così Di Paola- è il miglior velivolo areo-tattico in via di sviluppo. Un aereo di avanzata tecnologia che è nei programmi di ben dieci Paesi. È una scelta che permette di ridurre da tre a una le linee aero-tattiche . Consentirà una straordinaria semplificazione operativa dello strumento militare».
La riduzione interesserà anche il numero dei soldati: «Oggi ci sono 183.000 militari e 30.000 civili: per orientare lo strumento, dovremmo progressivamente scendere verso 150.000 militari e 20.000 civili, con una riduzione di 43.000 unità». L’obiettivo, ha spiegato Di Paola, «si potrà raggiungere in dieci anni o poco più, attraverso la riduzione degli ingressi del 20-30%, la mobilità verso altre amministrazioni» ma anche attraverso «l’applicazione di forme di part time a certe categorie» o «l’uso più esteso dell’aspettativa per i quadri, ovvero una sorta di cassa integrazione straordinaria»....continua su (http://www.lastampa.it/)


L’esercito Italiano, indispensabile, ma sovra strutturato ha bisogno di un restyling perché non è più ammissibile che l’Arma sia un ufficio di collocamento. Alcuni profili, la dove non servano sono ormai obsoleti, servono alti profili per la lotta l terrorismo e alla salvaguardi ad un paese e della sua protezione.
L’esercito visto come mezzo di difesa da guerra e atti di attacchi esterni non ha molto senso , a questo punto si deve ridurre il suo numero e soprattutto la spesa.
Rivedere gli stipendi, le agevolazioni ( vitto e alloggio per tutti i famigliari). Le pensioni dei Generali e alti ufficiali , devono essere i primi passi per una gestione più economica.
Allo stesso tempo anche le mansioni possono essere riviste.
Se si vuole mantenere un alto numero di persone servono allora delle funzioni più adeguate alla situazione odierna ossia:

• Partecipazione attiva alla sicurezza quotidiana nelle zone a rischio ( Quartieri e città)
• Partecipazione alla lotta all’evasione in affiancamento della GDF
• Gestione delle catastrofi con la Protezione Civile
• Missioni di Pace
• Controllo dei siti a rischio : aeroporti, porti, stazioni
• Gestione delle Strade e autostrade con la Polizia Stradale per evitare incidenti ( davanti a discoteche, fiere , blocchi)

Il futuro sarà un esercito Europeo, istruito e di alto livello che in unione con gli altri Stati possa salvaguardare la sicurezza e l’intelligence di un ‘Europa Unita.
Senza Frontiere e con migliori condivisioni di dati serviranno meno uomini, più addestrati e maggiormente tecnologici.

Roma 2020, il governo dice no





Monti ha detto No!

Questa mattina il premier si è espresso sulla possibilità di candidare Roma alle olimpiadi del 2020.
Le possibilità erano veramente poche ,ma d’altronde come ci si poteva aspettare un Paese come l’Italia con 1900 Miliardi di debito non si può permettere di averne altri 100 per un evento che come volano per l’economia sicuramente è uno dei migliori in assoluto,ma in questo paese è anche sinonimo di sprechi.

Dopo Torino 2006 ci si è accorti che forse avevamo preteso troppo dai giochi olimpici, la Città Sabauda sicuramente ha avuto benefici, vivere Torino oggi è differente, turisti da ogni paese del mondo sanno identificarla sulla mappe ,ma tutto ciò non è bastato a fermare gli sprechi.

L’Italia,come insegna la storia ha sempre buttato all’aria i vari tentativi di mettersi in vetrina ( Calcio 1990, Torino, 2006, Mondiali vari) , perché gli interessi dei singoli, della mafia e l’incapacità di saper costruire e controllare le opere ci ha sempre danneggiato.

Ad oggi restano in lizza Madrid, Tokyo, Istanbul, Doha e Baku e la scelta verrà fatta a Buenos Aires il 7 settembre 2013.

Con molta probabilità a mio giudizio vincerà Tokio o Istanbul , paesi che hanno o un forte bisogno di rilancio ( Tokio)o un ‘economia in crescita da 5 anni senza conoscere troppo la crisi ( Istanbul)

Questi non erano i tempi adatti , troppi se e troppi interrogativi :

Governo tecnico a scadenza
Alto debito pubblico
Strutture inadeguate
Crisi economica e degli sponsor istituzionali
Appeal politico ai minimi

Le olimpiadi, evento fantastico da vivere e vedere , sono rimandate ad almeno altri 10 0 20 anni , e questo è un peccato perché un paese come l’Italia avrebbe tutti i diritti di organizzarle, ma prima si deve capire che se non si riorganizza il nostro approccio alla candidatura e poi alla costruzione degli impianti evitando infiltrazioni mafiose e politiche, evitando sprechi e mettendo a disposizione della società le opere ed i mezzi di trasporto, ogni aspettativa rimarrà del tutto vana.

Euro Break up-Capitolo 6: Approvato il salvataggio di un dead man walking



Domenica sera il parlamento greco ha approvato il piano di salvataggio da parte della Troika e i sacrifici che il popolo dovrà subire per i prossimi 20 anni come minimo.
Ecco alcune dichiarazioni prima del voto:

Evangelos Venizelos, Ministro dell’economia:

«La scelta non è tra i sacrifici e non fare sacrifici, ma tra i sacrifici e qualcosa di inimmaginabile», ha detto intervenendo in Parlamento il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.

Papademos, Primo Ministro :

«Non avremmo potuto più importare generi di prima necessità, o pagare per il funzionamento di ospedali e scuole,pensioni e medicine»

«Questo programma ci garantirà condizioni di sicurezza e fiducia e
restituirà competitività alla nostra economia

«Il nostro Paese tornerà a crescere, probabilmente nella seconda metà del prossimo anno». «L’accordo per le nuove misure ha il sostegno dei due principali partiti e garantisce il futuro del nostro Paese nell’Eurozona»

20 Anni di dura lotta allo spreco e rientro del debito, il deficit/ Pil greco è del 180 % e dovrebbe tornare a 120% entro il 2020 con un abbassamento di 1/20 ogni anno ossia 30 Mld di euro anno!!

Ridurre questa cifra con un economia che da 5 anni è in recessione e che non produce un euro di ricchezza è semplicemente fantasia, pazzia o semplicemente una lucida strategia.

Il piano di Austerity parla di 1, 5 mld di riduzione della spesa sanitaria, riduzione del 20 % dello stipendio minimo , abbassamento delle spese militari e alcune privatizzazioni per 50 mld degli ultimi tesori di famiglia ossia: petrolio, gas, acqua e lotteria.

La Grecia è finita, THE END.

30 anni di una politica dispendiosa, mal organizzata e clientelare, un popolo che supera l’Italia in evasione ( 60% del PIL) e della corruzione ( 40 % delle transazioni pubbliche) poteva solo finire cosi, Ora inizia la rivolta , la rivoluzione dei poveri che sanno che tutto finisce,ma quando termina in questa maniera non si parla di una vita meno agiata si parla di fame, perdita dei servizi sociale e delle cure di base.

Dovuto? Penso di si per livello di sprechi e vita non correlata con un paese che ha il PIL del Veneto , ma allo stesso tempo mi chiedo come sia potuto succedere.

Come facevano i politici Europei a non sapere che nel 2001 entrando nell’Euro non aveva i conti a posto ed uno stile di vita elevato? Come facevano a non capire che dalle olimpiadi del 2004 non ha più avuto un anno senza recessione? Come facevano a prestare soldi ad un paese con un interesse del 12 %? Come facevano a non capire che il 70% dei capitali è stato spostato a Cipro e in Svizzera?

Lo sanno e lo sapevano ,ma gli avvoltoi dell’economia hanno capito che il giocattolo ormai non rendeva più con i suoi bond al 21 % , che i CDS tanto non si pagheranno e che quindi si poteva spegnere la spina e poi prendere e privatizzare i porti , l’energia, e le utilities in generale, li si che c’è ancora da giocare !

Euro Break up-Capitolo 6: Aspettando che stacchino la spina



Ieri sembrava la giornata perfetta per annunciare al Mondo che la Grecia era stata salvata, sbattere in prima pagina come il piegarsi alle richieste della Troika potesse dar vita ad una seconda chance per quel popolo spendaccione e evasore che non riesce più a sopravvivere, ed invece ecco le dichiarazioni di ieri sera:


The agreement, as far as I understand, is not at a stage where it can be signed off.” –Wolfgang Schaeuble.


“I don’t think that we will have a definitive and final decision tonight. We have to discuss several elements of the proposals that will be submitted to us… -Jean-Claude Junker


“I don’t know if it will be sufficient. We have demanded very strict conditions as Europe and they now say they are meeting this, we really have to check that’s the case.” — Jan Kees de Jager


LA Grecia sembra aver accettato le misure proposte dall’Europa con a capo la Germania che chiede rigore e serietà per questi 150 mld di prestito,ma la paura di un crollo sistemico è sparita. Il default è solo rimandato ma è sicuro.
LA Situazione è imbarazzante stiamo pur sempre parlando di un paese che ha il 30 % della forza lavoro nella pubblica amministrazione, che un ‘economia sommersa del 60 % ( l’Italia del 40%) , dove la gente va in pensione a 50 anni e con 2 mln di pensioni di invalidità.
Questi danni pregressi li pagheranno caro e aggiungerei a ragion veduta,ma pensandoci bene non ha senso quello che succede.
Cambiare il proprio stile di vita con il 40 % di stipendio in meno,ma senza intervenire con le banche per i mutui, le tasse ed i servizi ecc è un suicidio sociale.

Allo stesso tempo però,la comunità economica ormai ha capito che la Grecia non conta nulla, non è mai contata nulla, si sperava che facendo paura ai mercati si potessero ottenere soldi a cascata stile QE americano, e cosi risaldare le perdite avute in questi anni ,ma la BCE ha capito che è meglio dare 2 euro alla Grecia, chiedere sacrifici per i prossimi 30 anni e orientarsi su altri lidi ossia mettere in asse chi può ancora farlo : Spagna e Italia.

I CDS non verranno rimborsati e parliamo di 20 mld di euro che le banche avrebbero dovuto scucire, I bond perderanno il 60 % ,ma verranno sostituiti da altri e la BCE comprerà lei stessa i titoli greci permettendo cosi alle banche di ricavare ancora qualcosa.

I mercati ormai hanno capito e cosi basta guardare il cambio euro / $ :1.32 ai massimi da Giugno prima dello scoppio della seconda crisi. Spread Italia a 340 , ossia 180 punti in meno di Novembre 2011.
La dinamica della paura è scomparsa le nuove strategie sono quelle di puntare le poche risorse ai mercati che ancora hanno qualcosa da dire : Cina, Brasile e in qualche modo Usa, mentre per la Grecia…arrivederci..e affari vostri.

Baltic Dry Index

Piccolo post per commentare un indice sconosciuto ai più.

Il Baltic Dry index indica come si muovono i prezzi delle spedizioni via nave dei prodotti DRR ovvero asciutti e quindi beni che poi ritroveremo sui nostri mercati o dentro i negozi.
Dalla foto qui sotto si vede come il valore sia ai minimi dal 2008 appena scoppiata la crisi , dove i costi per Container si abbassarono del 40% nel giro di 2 mesi. Sembrava che dal 2012 la situazione si riprendesse ed invece ci troviamo a valori veramente bassi cosa significa tutto ciò?




Semplice, che visto che la richiesta di spedizione via nave dei beni è molto bassa, data la bassa vendita e produzione di questi , le compagnie navali pur di non andare vuote su alcune rotte commerciali in cui le navi trasportano 2500/4000 container per volta, abbassano i noli marittimi all’inverosimile.
Ci sono tratte , tanto per capirci in cui viene regalato il nolo e si paga solo il Bunker ossia il Gasolio ( per esempio Europa- Asia e Europa Australia, Brasile -Europa.)
Grandi compagnie navali anche nel 2011 hanno dichiarato forti perdite e questo sembra solo l’inizio.
Questo grafico non ci serve per calcolare i profitti delle società marittime, ma per capire che la recessione non è più alla porta d’ingresso ,ma bensi dentro la cucina. USA, EUROPA, CINA E GIAPPONE, subiranno grossi stop di produzione e consumi e i valori del -1,5 % di PIL a livello mondiale potrebbe addirittura essere corretta a -2/2.5%.
Debito + Recessione la ricetta perfetta per un decennio perduto che non sarà un affare solo giapponese ,ma anche Europeo.
I politici ed economisti, devono capire che se non ri risolvono entrambe le crisi in maniera parallela si rischiano forti disordini sociali ed economici.

Euro Break up-Capitolo 5: Quanto dura la Grecia


Euro Break up-Capitolo 5: Quanto dura la Grecia

Ci risiamo , la Grecia sembra titubare sulla questione default e sulla possibilità di rimborsare il debito in scadenza a Marzo e allo stesso tempo chiedere altri 140 mld di euro per il futuro.

I privati ( Hedge Founds , Banche e fondi pensione) da 3 mesi stanno provando a convincere la Grecia a supportare un taglio del 60/70 % del valore nominale del debito per i titoli a breve scadenza e applicare le dure sanzioni che la Troika vuole imporre.

Qui sotto alcuni spunti di una lettere che ha come destinatario il Governo Greco.

Ue, Bce e Fmi chiedono nello specifico 150mila licenziamenti o pensionamenti nel settore pubblico fino al 2015, un nuovo taglio delle pensioni integrative e dei salari, con la scomparsa di tredicesima e quattordicesima, l'abolizione del sistema della contrattazione del lavoro con la sepoltura dei contratti collettivi in cambio di contratti individuali privati o al massimo a livello di impresa, la diminuzione del salario minimo e l'abolizione dei contratti settoriali nelle banche, negli enti e nelle imprese statali e parastatali. Vogliono anche tasse più salate per i proprietari di case e l'aumento del 25% del valore nelle compravendite degli immobili. Impongono la flessibilità salariale più assoluta, la diminuzione dei contributi delle imprese al 5%, la liberalizzazione completa del settore dei trasporti stradali, delle farmacie, di notai e avvocati.

Leggendo giornali e numeri specificati in questa crisi sistemica nascono alcune domande che fanno discutere e allo stesso tempo ragionare.
La Grecia ha sicuramente delle colpe con i suoi 20% di impiegati nella Pubblica amministrazione, 50 giorni di ferie anni, 13 sima e 14 sima in molti contratti, buchi miliardari e dati falsati,ma c’è da chiedersi prima di 2 anni fa nessuno lo sapeva?

Lo sapevano tutti gli addetti alla finanza, e adesso nessuno, dopo aver marciato con interessi dei bond che navigavano al 10-14% , vuole rimanere con il cerino in mano.

Chiedono un taglio del valore nominale e una trasformazione dei vecchi bond con rendimenti fissi al 3-4 % anno per garantirsi cosi di limare le perdite.
A parte la discussione tecnica finanziaria che potrebbe nascere su cosa è veramente un default ( se non rimborso, se taglio il valore, se chiedo altri soldi , se non pago gli stipendi ecc) e su cosa potrebbe succedere con il rischio contagio, il vero problema è ma che fine farà la Grecia ed i suoi cittadini?

Tagliare stipendi del 20% con spese come mutui, tasse, beni che non diminuiscono vorrebbe dire togliere il potere d’acquisto di ogni cittadino del 20 % anno. A breve una rivoluzione sociale e scontri di piazza sarebbero il minimo. Vero che in passato il paese dei balocchi aveva la bandiera con la croce blu, ma non ammissibile distruggere la vita dei cittadini senza far nulla.

Sinceramente non mi preoccupa cosa sarà a livello finanziario, i Big si metteranno d’accordo a breve con qualche finto prestito e taglio nominale, le banche metteranno a perdite un ulteriore 10 % , chiuderanno i prestiti e si presenteranno alla Bce per chiedere altri 200/300 mld di finanziamento che poi depositeranno all’interesse del 1% sempre presso la BCE. Quello che preoccupa è come un cittadino possa vivere con il 40 % dello stipendio in meno e poi in nome di cosa? Sembra che i falchi cerchino le ultime vacche grasse: Aziende private e statali che rendono, zone edificabili e turistiche ecc ecc.

La Grecia per tutti noi è l’esempio di come una volta che sei debitore tu non decidi più nullatu subisci,ma fossi un greco inizierei a pensare a questa famosa frase.

“ Se ti devo un dollaro il problema è mio, se te ne devo un milione è tuo!”

Art.18, flessibilità e lavoro monotono



L’intervista di Monti a Matrix in cui il premier dice che il lavoro fisso è monotono ha scatenato una miriade di commenti e proteste.
Partendo dal presupposto che la costituzione identifica nel lavoro il pilastro della nostra repubblica ci sarebbe da indagare quale sia la giusta scelta ed innovazione per il futuro del mondo lavorativo.
Le vecchie lotte di classe tra padroni e operai ormai non stanno più in piedi serve una coscienza nuova basata sulle esigenze richieste dal mercato , la competizione in mondo globale e una crescita del reddito ferma da 15 anni.

Vi sono alcune forze che hanno scatenato cambiamenti strutturali sfavorevoli al mercato del lavoro italiano:
• Il cambiamento tecnologico orientato a creare manodopera qualificata e abile, che ha reso automatico i lavori di routine incentivando al contempo la domanda di lavoratori con un’istruzione elevata e almeno un titolo di studio universitario.
• La concorrenza globale e l’integrazione dei mercati del lavoro attraverso gli scambi commerciali e l’outsourcing, che hanno eliminato posti di lavoro e depresso i salari.
• La competitività decrescente dell’Italia come luogo allettante per localizzare produzione e occupazione.
A queste si possono aggiungere una serie di problemi più complessi e mai risolti perché è mancato il coraggio, la forza e la voglia di dare slancio ad un economia troppo fragile.
• 4,3 Mln di piccole imprese con meno di 15 dipendenti
• Sindacati che troppe volte hanno unito lotta politica con lotta lavorativa
• Leggi ingiuste per come l’abolizione del falso in Bilancio
• Pressione fiscale dipendente del 44 %
• Evasione Fiscale d8 120 mld anno
• Milioni di finti: Invalidi, pensionati, disoccupati, studenti, universitari,
• Tempi medi di risarcimento per le imprese 7 anni
• Pagamento da parte delle PA alle imprese con tempi medi di 220 giorni
• Assenteismo nella PA altissimo
• Società pubbliche in mano a politici e non ai meritevoli
• Concorsi nazionali ( avvocati, professori, ricercatori) non sempre a norma
• Mancate liberalizzazioni
• Mancate agevolazioni fiscali per chi assume
• Titoli di studio non ricercati dal mercato ( Filosofia, Psicologia, Storia , scienze della comunicazione)
• Investimenti in ricerca 3,5% del Pil contro una media europea de 7%


Il tempo indeterminato ha un senso per poter programmare la propria vita e dare uno slancio ad un paese ormai arenato nel blocco di produttività e reddito.

Non è questione di monotonia ,ma di sapere cambiare , crescere professionalmente e economicamente, entrare nel mondo del lavoro sapendo che uscita e rientro sono garantiti dalla società in cui vivo.
Parlare di assegni di disoccupazione in un paese che ha regioni che vivono nell’illegalità , che non pagano tasse e che vivono a sbaffo dello Stato è come chiedere ladro se vuole la vostra macchina con le chiavi dentro.
Bisogna adeguarsi al futuro e alla mobilità , i 40 anni in azienda non sono possibili,ma per questo serve prima mettere mano alle regole contrattuali, per capirsi dare un ordine ai vari : progetto, co.co.co, apprendistato, stage, ecc.

• Si inizia dal basso Stage con patrocinio di università e mondo del lavoro pagati tutti uguali per esempio 600 euro mese per 160 ore/mese.
• Entrata in azienda con 2 possibilità : Apprendistato o Interminato e dopo 2 anni obbligo d’assunzione secondo valori minimi contrattuali
• Aprire a contrattazione singola in modo che si dia la possibilità di competizione tra le aziende e lavoratori
• Indicizzare gli stipendi a Inflazione
• Detassazione per Aziende che assumono
• Ufficio di collocamento Statale che propone a chi è disoccupato un assegno ,ma anche proposte lavorative. Alla Seconda rifiutata l’assegno decade
• Detrazioni Fiscali per : Figli, moglie a carico o per le aziende che costruiscono asili aziendali
A questa inoltre bisogna unire una forte lotta a chi evade perché un Welfare giusto si ha solo con i giusti mezzi che derivano dalla lotta all’evasione e punendo chi truffa.