Come era previsto ed augurato per nostra fortuna sembra che anche l’esercito inizia a ripensare alla propria riorganizzazione di persone e mezzi
Dall’Articolo della Stampa:
L’Italia acquisterà 90 caccia F-35 rivedendo il programma dei Joint Strike Fighter che ne prevedeva l’acquisto di 131, con una riduzione quindi di 40 unità. In un’audizione al Senato il ministro Di Paola ha annunciato una serie di tagli: «È stato rivisto il programma dei Joint Strike Fighter», ha spiegato il ministro della Difesa e la modifica ha consigliato «da un punto di vista operativo e di sostenibilità economica l’acquisto di 90 velivoli, con un’importante riduzione di 40» caccia.
«Joint Strike Fighter -così Di Paola- è il miglior velivolo areo-tattico in via di sviluppo. Un aereo di avanzata tecnologia che è nei programmi di ben dieci Paesi. È una scelta che permette di ridurre da tre a una le linee aero-tattiche . Consentirà una straordinaria semplificazione operativa dello strumento militare».
La riduzione interesserà anche il numero dei soldati: «Oggi ci sono 183.000 militari e 30.000 civili: per orientare lo strumento, dovremmo progressivamente scendere verso 150.000 militari e 20.000 civili, con una riduzione di 43.000 unità». L’obiettivo, ha spiegato Di Paola, «si potrà raggiungere in dieci anni o poco più, attraverso la riduzione degli ingressi del 20-30%, la mobilità verso altre amministrazioni» ma anche attraverso «l’applicazione di forme di part time a certe categorie» o «l’uso più esteso dell’aspettativa per i quadri, ovvero una sorta di cassa integrazione straordinaria»....continua su (http://www.lastampa.it/)
L’esercito Italiano, indispensabile, ma sovra strutturato ha bisogno di un restyling perché non è più ammissibile che l’Arma sia un ufficio di collocamento. Alcuni profili, la dove non servano sono ormai obsoleti, servono alti profili per la lotta l terrorismo e alla salvaguardi ad un paese e della sua protezione.
L’esercito visto come mezzo di difesa da guerra e atti di attacchi esterni non ha molto senso , a questo punto si deve ridurre il suo numero e soprattutto la spesa.
Rivedere gli stipendi, le agevolazioni ( vitto e alloggio per tutti i famigliari). Le pensioni dei Generali e alti ufficiali , devono essere i primi passi per una gestione più economica.
Allo stesso tempo anche le mansioni possono essere riviste.
Se si vuole mantenere un alto numero di persone servono allora delle funzioni più adeguate alla situazione odierna ossia:
• Partecipazione attiva alla sicurezza quotidiana nelle zone a rischio ( Quartieri e città)
• Partecipazione alla lotta all’evasione in affiancamento della GDF
• Gestione delle catastrofi con la Protezione Civile
• Missioni di Pace
• Controllo dei siti a rischio : aeroporti, porti, stazioni
• Gestione delle Strade e autostrade con la Polizia Stradale per evitare incidenti ( davanti a discoteche, fiere , blocchi)
Il futuro sarà un esercito Europeo, istruito e di alto livello che in unione con gli altri Stati possa salvaguardare la sicurezza e l’intelligence di un ‘Europa Unita.
Senza Frontiere e con migliori condivisioni di dati serviranno meno uomini, più addestrati e maggiormente tecnologici.
Dall’Articolo della Stampa:
L’Italia acquisterà 90 caccia F-35 rivedendo il programma dei Joint Strike Fighter che ne prevedeva l’acquisto di 131, con una riduzione quindi di 40 unità. In un’audizione al Senato il ministro Di Paola ha annunciato una serie di tagli: «È stato rivisto il programma dei Joint Strike Fighter», ha spiegato il ministro della Difesa e la modifica ha consigliato «da un punto di vista operativo e di sostenibilità economica l’acquisto di 90 velivoli, con un’importante riduzione di 40» caccia.
«Joint Strike Fighter -così Di Paola- è il miglior velivolo areo-tattico in via di sviluppo. Un aereo di avanzata tecnologia che è nei programmi di ben dieci Paesi. È una scelta che permette di ridurre da tre a una le linee aero-tattiche . Consentirà una straordinaria semplificazione operativa dello strumento militare».
La riduzione interesserà anche il numero dei soldati: «Oggi ci sono 183.000 militari e 30.000 civili: per orientare lo strumento, dovremmo progressivamente scendere verso 150.000 militari e 20.000 civili, con una riduzione di 43.000 unità». L’obiettivo, ha spiegato Di Paola, «si potrà raggiungere in dieci anni o poco più, attraverso la riduzione degli ingressi del 20-30%, la mobilità verso altre amministrazioni» ma anche attraverso «l’applicazione di forme di part time a certe categorie» o «l’uso più esteso dell’aspettativa per i quadri, ovvero una sorta di cassa integrazione straordinaria»....continua su (http://www.lastampa.it/)
L’esercito Italiano, indispensabile, ma sovra strutturato ha bisogno di un restyling perché non è più ammissibile che l’Arma sia un ufficio di collocamento. Alcuni profili, la dove non servano sono ormai obsoleti, servono alti profili per la lotta l terrorismo e alla salvaguardi ad un paese e della sua protezione.
L’esercito visto come mezzo di difesa da guerra e atti di attacchi esterni non ha molto senso , a questo punto si deve ridurre il suo numero e soprattutto la spesa.
Rivedere gli stipendi, le agevolazioni ( vitto e alloggio per tutti i famigliari). Le pensioni dei Generali e alti ufficiali , devono essere i primi passi per una gestione più economica.
Allo stesso tempo anche le mansioni possono essere riviste.
Se si vuole mantenere un alto numero di persone servono allora delle funzioni più adeguate alla situazione odierna ossia:
• Partecipazione attiva alla sicurezza quotidiana nelle zone a rischio ( Quartieri e città)
• Partecipazione alla lotta all’evasione in affiancamento della GDF
• Gestione delle catastrofi con la Protezione Civile
• Missioni di Pace
• Controllo dei siti a rischio : aeroporti, porti, stazioni
• Gestione delle Strade e autostrade con la Polizia Stradale per evitare incidenti ( davanti a discoteche, fiere , blocchi)
Il futuro sarà un esercito Europeo, istruito e di alto livello che in unione con gli altri Stati possa salvaguardare la sicurezza e l’intelligence di un ‘Europa Unita.
Senza Frontiere e con migliori condivisioni di dati serviranno meno uomini, più addestrati e maggiormente tecnologici.
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