Crollano i consumi,ma i prezzi no!

In Italia una notte in hotel parte da 64 euro contro i 36 della Grecia e i 29 della Spagna. Intanto la vacanza diventa sempre più corta e last minute. E diversi sono anche i protagonisti principali: sempre meno tedeschi e americani, sempre più russi.

Per la Federalberghi 6 italiani su 10 resteranno a casa e le partenze sono crollate del 29,5% rispetto al 2011. Se l’anno scorso erano pronti a settimane di mare e montagna 21,9 milioni di connazionali, questo agosto lasceranno la propria casa solo in 15,4 milioni. Il giro d’affari complessivo dell’estate è sotto del 22%. Dopo le contrazioni di giugno (-21,5%) e di luglio (-13%), non ci si aspetta un settembre migliore (- 27,7%).

Questi sono gli articoli di questi giorni sui giornali , una fotografia degna di nota per cosa sta succedendo nel bel paese, luogo in cui dal 2002 c’è stata una finta inflazione del 1.5 %,ma i prezzi di alcuni beni sono raddoppiati.

L’idea che tutti potessero consumare, che ognuno di noi potesse permettersi un auto, jeans da 200 euro, una casa e l’Iphone con un reddito da 1100 euro mese …era possibile!

Oggi i tempi sono cambiati, molti han fatto i soldi, altri han fatto i debiti….entrambi stanno iniziando a pensare che forse era meglio viaggiare più lentamente ,ma più a lungo che fare una corsa sparata verso una recessione che durerà anni.

I consumatori, si sono fatti abbindolare da coloro che promettevano presiti e carte di credito revolver, sconti e buoni per comprare ogni bene inutile o doppio. Nessuno si faceva più domande del tipo..ma ci rendiamo conto che una polo a 90 euro vuol dire 180 .000 Lire? Che un’entrata in discoteca a 30 euro vuol dire 60.000 lire? Che una Punto Fiat a 18.000 euro vuol dire 36 mln di lire?

Nessuno, tutti compravano, faceva 20 giorni di ferie con aereo e All inclusive tanto poi per le rate serviva solo un anno…

Arriviamo poi ai venditori, che hanno preso l’onda lunga dell’ignoranza consumistica, alzato prezzi e quindi margini del 80/90 %, ed adesso si consolano con saldi del 70% e cali di vendita del 30 %.

Vendere certi beni a prezzi impossibili succede solo in Italia. Scarpe da ginnastica a 200 euro, Cellulari a 600 euro ( mezza mensilità media), case da 100 mq in periferia a 340.000 euro? In Usa, Francia, Germania le stesse cose a quei prezzi non si vendono. Una Polo uguale in Usa costa 50 euro in meno, Un hotel in Spagna 30 euro in meno, una casa a Berlino….100.000 euro in meno ed hanno redditi almeno 70% più alti dei nostri..

Nel 2012 è iniziata la flessione e su alcune cose si vedono segnali. Le auto rispetto al 2008 costano il 20/30 % in meno. Case almeno -10%, Saldi a gogo tutto l’anno e pacchetti vacanze scontati.

Il discorso dell’italiano medio è che credeva di fare il tedesco, spendere come un inglese e viaggiare come un giapponese…. ma aveva un reddito medio di 1500 euro

Il tempo è la migliore cura, chi prima riuscirà a capirlo si salverà, abbasserà il margine, ma venderà e offrirà servizi che con il passa parola aumenteranno le vendite, chi cerca ancora di fregare le persone che si tenga la casa, la macchina, la camicia…

E noi consumatori, facciamoci furbi, non cadiamo nella trappola che moriremo tutti, ma cerchiamo di comprare dove offrono la migliore qualità prezzo , dove il servizio incluso è di livello superiore e dove chi sa fare il proprio mestiere è premiato.

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