Giovedi 28 Giugno L’Italia affonda il doppio colpo, in campo con una doppietta di Balotelli e negli uffici a Bruxelles con Monti che in alleanza con la Spagna nostra prossima avversaria, ottiene un sistema per abbassare lo spread.
Negli uffici dell’Eurogruppo l’ultima soluzione per calmierare i mercati sempre nervosi, è stata un revisione del fondo salva Stati/banche.
Le altre due richieste del blocco latino ai partner europei riguardavano il futuro dei due fondi salva-Stati. I crediti dell’Efsf (e presto trasformati in Esm) utilizzati per ricapitalizzare le banche spagnole, non avranno lo status di crediti privilegiati, evitando così di dissuadere gli investitori privati. Sul tavolo c’era poi l’ipotesi di permettere il finanziamento diretto delle banche in crisi e non, come previsto oggi, attraverso lo Stato o al massimo una società pubblica. In questo caso i tedeschi hanno fatto solo una mezza concessione: il meccanismo verrà modificato solo quando non saranno attribuiti ad una autorità europea (dovrebbe accadere entro dicembre a favore della Bce) poteri di vigilanza bancaria sovranazionale.
Ha vinto l’Italia? Forse nel breve i mercati si calmeranno, cercheranno di inondare le banche spagnole con 100 mld e Cipro chiederà almeno altri 5 mld. Poi cosa succederà? I mercati e la speculazione non c’entrano con l’economia reale, a breve inizieranno le trimestrali Usa e poi quelle UE. Le stime sono state toccate al ribasso, la crescita Usa si stima al 2% che non basta per recuperare i disoccupati e garantire prezzi al dettaglio alti , in Europa inizia a soffrire anche la Germania, dato il calo export.
Questi sono i numeri veri del mondo, non lo spread.
Serve una rivoluzione industriale vera a propria e non riunioni per chiedere la crescita, ma la crescita di cosa? Il mondo manifatturiero non è più in Europa, e senza produrre non puoi crescere, per questa ragione, devono essere riviste le dinamiche industriali , diminuire i margini , aumentare ricerca, investimenti e dare vita ad una nuova politica industriale concentrata su Green economy , Salute, welfare, energia, minore dipendenza da Gas e Petrolio, IT di terza generazione, telecomunicazioni , trasporti ( treni, metrò per collegamenti veloci), agricoltura biologica,ecc
Questa è la partita che l’Europa deve vincere, non soluzioni tampone per arginare i tassi di interesse di un debito comunque mostruoso e in continua crescita.
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