Grecia, Irlanda, Spagna e adesso sembra che anche Cipro e Portogallo siano pronti a chiedere aiuti di carattere economico per finanziare i propri problemi.
Il debito in Europa sta uccidendo l’economia reale e finanziaria, anche se confrontato con alcuni altri paese i numeri non sono cosi ctastrofici, ma se l’unione fa la forza , la divisione aumenta i problemi.
L’Europa unita ha un Debito /Pil del 80 %, che se paragonato al Giappone 160 % e Usa 140 %, non sarebbe cosi male, ma ovviamente se si considerano i singoli paesi europei lo scenario cambia.
In questo caos si prestano 100 miliardi di euro alle banche spagnole per evitarne il fallimento. In realtà prestiamo debiti creati con nuovi titoli pubblici. La solita vecchia storia degli ultimi 20 anni in cui il debito e la sua leva ( vedi le acquisizioni finanziarie LBO) hanno illuso privati ed industriali che se non si hanno soldi a sufficienza ,basta indebitarsi per pagare il buco precedente.
Hanno seguito questo schema anche gli Stati , che non essendo in grado di crescere per mantenere stili di vita acquisiti , hanno aumentato il debito sperando che l’illusione durasse per sempre. Purtroppo quando l’illusione è finita ed gli interessi pagati (Italia 2012 = 70 mld) sono lievitati tanto da soffocare i servizi primari e il taglio su ricerca e sviluppo, il mondo si è svegliato .
Alcune soluzioni tampone per dar vita al male del debito sono state incrementare la base monetaria circolante con vari QE1, QE2 in Usa e LTRO in Europa ,ma dove sono finiti quei 1000 mld in 2 tranche?
Da un lato le banche hanno investito una parte in Titoli di Stato e ricoprono un ruolo fondamentale nella sottoscrizione delle nuove aste, dall’altro hanno ricomprato obbligazioni proprie che erano scese a 60 o 70 Euro e che nel 2012 dovevano essere rimborsate a 100!!
Ma tutta questa liquidità serve? Sembrerebbe di si, ma allo stesso tempo sono medicine che rimandano il collasso ,ma non curano. Per dar vita ad un Europa più forte servirebbero dei passaggi fondamentali :
- La Nascita di Eurobond capaci di dar slancio e finanziare con un tasso max di 3,5 % tutte le nazioni europee più deboli. Alternativa a questa soluzione potrebbe essere l’acquisto d Bond da parte della Bce che sostituirebbe le banche. Questa ultima ipotesi non è sbagliata visto l’iter attuale che vede creare liquidità da dare alle banche , che comprano Bot, ma non hanno asset solidi e quindi ritornano a chiedere soldi al fondo salva Stati ( Vedi Banckia)
-un percorso verso una maggiore unione bancaria, con una vigilanza a livello
sovranazionale, che deve essere preceduta da una adeguata verifica
sull’adeguatezza della dotazione patrimoniale del sistema finanziario dei vari
paesi. A questo continua comunque ad opporsi la Bundesbank che ritiene
inattuale una maggiore unione bancaria senza un’unione fiscale.
- La messa a fattor comune di almeno parte del debito (vedi il fondo di
ammortamento sul debito eccedente il 60% del PIL) accompagnata da un
adeguato impegno sui conti pubblici da parte dei paesi meno virtuosi e con
parziale sacrificio della sovranità nazionale sugli aspetti finanza pubblica.
- Elaborazione ed attuazione di linee guida comuni volte a stimolare la
crescita economica all’interno dell’Eurozona anche attraverso l’intervento
della B.E.I. opportunamente potenziata.
Invece si sente odore di aria di tempesta e un metodo per calmare le acque e buttare altri 400 mld di euro sul mercato per far respirare le banche senza per forza chiedere aiuti stile Spagna, per far comprare azioni e avere 6 mesi di long sui mercati e poi come tutte le montagne russe…si tornerà a scendere….
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