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L’Italia delle cose gratis
Si discute in questi giorni di dove trovare i soldi che servono tra l’altro anche per mantenere quello che si ha, ma soprattutto per provare ad immaginare di investire qualche milione di euro in infrastrutture e manutenzione delle strade e delle ferrovie.
Se però ci si guarda in giro si notano discrepanze tra nord e centro –sud d’Italia che ti fanno venire dei dubbi sulla possibilità che vi sia rispetto delle regole in maniera totalitaria e che allo stesso tempo si paghi il giusto per un servizio. L’italiano è abile a lamentarsi del ritardo di un treno o di un bus, delle buche delle strade, ma non sa che il costo di un biglietto di un bus (1-1,20 Euro) copre si e no il 33 % del costo del servizio, che le strade comunali sono una delle spese maggiori per il Comune.
A questo proposito mi vengono dei dubbi alla quale cerco risposta da tempo:
-Perché la tangenziale di Torino costa 1,2 euro e il GRA ( Grande Raccordo Anulare) è gratis?
-Perché la Salerno –Reggio Calabria è gratis?
-Perché su nessun mezzo pubblico italiano ci sono Autisti – controllori?
Si parla di reperire milioni di euro per tutti i comuni tartassati dalla Finanziaria 2011 . io penso che se iniziassero a far rispettare le regole, facessero pagare i servizi prestati, ci sarebbero i soldi per molti investimenti, creazione di piste ciclabili, nuove flotte di bus e mantenimento delle strade.
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