IDEA °1 : Riciclo e nuova TARSU

Riciclo e revisione della tassa Tarsu





Per cercare di cambiare un paese come l’Italia , bisognerebbe avere una bacchetta magica, sfatare alcuni miti e rimboccarsi le maniche. Non è facile individuare il punto di partenza, i problemi sono molteplici, per questo motivo si deve iniziare da quelli piccoli, più vicini alla persone e alle famiglie.

“L'Ente territoriale, con apposito Regolamento, stabilisce delle categorie a cui corrispondono delle tariffe al metro quadro: ogni categoria identifica dei gruppi all'interno dei quali si possono riunire particolari tipologie di immobili destinati ad attività economiche o a scopo residenziale. Le categorie possono essere suddivise in due gruppi principali: gli immobili a uso domestico e quelli ad uso non domestico. Un negozio sarà inserito nella categoria "non domestico", mentre in quello "domestico" andranno le abitazioni o i box se pertinenze delle abitazioni stesse. La tariffa, applicata al metro quadro, sarà stabilità tenendo conto della tipologia e potenziale quantità di rifiuto prodotto. Al supermercato o al negozio di frutta e verdura o alla pescheria sarà applicato di norma una tariffa più alta rispetto all'abitazione. Di fatto però, la commisurazione della tassa non è legata all'effettiva produzione di rifiuti, ma alla superficie netta calpestabile dell'immobile. Un solo abitante di una casa di 100 m2 paga di più di cinque persone che risiedono in un alloggio di 50 m2, tranne che nel comune di Teramo dove invece la TARSU è calcolata tenedo conto anche del numero dei componenti residenti presso l'abitazione.
Non sono soggetti alla Tassa Rifiuti Solidi Urbani i rifiuti definiti tossico-nocivi che devono essere smaltiti a carico del produttore con apposite ditte che provvedono allo smaltimento di questi rifiuti pericolosi.” (http://it.wikipedia.org/wiki/Tassa_per_lo_smaltimento_dei_rifiuti_solidi_urbani

Il concetto in se per se è sbagliato alla base perché il consumo dovrebbe in primis essere basato sul numero di condomini e non sui metri quadri dell’abitazione.
Ad oggi inoltre manca il concetto di riciclo. Se Città come Trento e Torino riciclano più del 50% del rifiuti soldi, il buonsenso direbbe che sarebbe logico un beneficio peri cittadini che si preoccupano di raccogliere in maniera efficiente ed oculata i rifiuti.
I Comuni per questo motivo dovrebbero iniziare ad incentivare la raccolta differenziata, potenziarla dove esiste e scorporare dalla TARSU una % a seconda dei livelli raggiunti. Vi sono naturalmente difficoltà tecniche per identificare chi ricicla e chi no,ma alcuni comuni hanno adottato cassonetti chiudibili con chiave in mano ai condomini, è logico che in questa maniera si può calcolare la


% Riciclo = Rifiuti riciclati / Kg rifiuti prodotti dal Numero di condomini


Vi è inoltre poi una % di sconto applicabile a tutti i cittadini dato dal valore cumulato come Comune.
Questa piccola idea, del tutto migliorabile, a mio giudizio permetterebbe di migliorare la qualità della vita dei comuni, incentivare il riciclo, abbassare la TARSU, incrementare le casse comunali gestendo e vendendo i rifiuti quali ; alluminio, carta, plastica.

Nessun commento:

Posta un commento