Il mio nome è Bond …EUROBOND



In questo weekend i Rumors sull’Euro sono stati i seguenti :

• FMI ha stanziato 600 mld di euro per eventuali problemi dell’Italia a Tassi del 4%
• Moody’s dichiara che la caduta dell’Eurozona non è più un fatto impossibile
• Citigroup e J.P.Morgan dichiarano che esistono il 50% delle possibilità di caduta dell’Euro
• La Bank of England ha annunciato a tutte le sua ambasciate straniere di prepararsi all’eventualità di scontri di piazza per la caduta dell’Euro
• Girano voci che la Germania abbia dato ordine a 2 società svizzere di stampare Marchi tedeschi

Di questi tempi , però, economisti e studiosi di vario genere sono tutti concentrati su un unico prodotto finanziario l’Eurobond.

Come dice la definizione di wikipedia:

Il termine inglese per le eurobbligazioni è eurobond. La coincidenza terminologica non deve creare confusione con gli eurobonds, con cui, nel contesto della crisi del debito sovrano dell'area monetaria dell'euro, nell'estate 2011, si indica la proposta di creare obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell'eurozona, emesse da un'apposita agenzia dell'Unione Europea e garantite congiuntamente dagli stessi Paesi dell'eurozona[4]( http://it.wikipedia.org/wiki/Eurobbligazione)

si tratta di emissioni obbligazionarie emesse non da stati ,ma da un ente superpartes della BCE.
Il discorso sembra concentrarsi sulla possibilità di permettere a paesi in difficoltà quali i PIIGS o i periferici che ultimamente stanno collassando come l’Ungheria di fruire di credito senza doversi soffocare con % d’ interessi altissimi.


Ogni 1% di aumento per l’Italia si hanno extra costi di 19 mld di euro che vanno a soffocare la crescita è visto che i rendimenti a 10 anni ormai hanno raggiunto la media del 7% potete immaginare cosa vuol dire avere una possibilità di finanziarsi al 2/ 3 % . Si tratta di risparmi mal contati di 80 mld anno.


Solo una persona o meglio una scuola di pensiero è contraria : Angela Merkel e i suoi fidati tedeschi studiosi della repubblica di Weimar.
Si, una scuola ed un pensiero concentrato sulla paura di inflazione, il rigore dei costi e la revisione costate del costo del denaro che deve salire ad ogni punto di inflazione per paura che si venga sommersi dall’erosione del potere d’ acquisto.
Altro punto dolente citato dai tedeschi è la naturale perdita del potere come Stato nazionale: oggi ogni bond è emesso facendo riferimento alla migliore economia / debito del mondo….la Germania.
Con l’emissione di Eurobond difficilmente la Germania sarà protagonista , anzi sarà costretta suo malgrado a prendere soldi in prestito non allo 1.25 % ,ma bensi al 3 %!!!!!
Numeri che fermerebbero la locomotiva tedesca, che si sta affacciando ad un 2012 con la paura di una recessione pronta a colpire.


Un punto a favore di chi critica l’Eurobond però esiste ed è riferito alla fiscalità europea e alla possibilità di salvaguardare chi ha i conti in ordine rispetto alle cicale stile Italia e Grecia che invece navigano nel paese dei balocchi del debito.
Oggi la fiscalità europea varia dal 13% dell’Irlanda al 50% dell’Italia.
Inoltre Il potere tedesco , austriaco e dei vari stati virtuosi devono essere messi in evidenza cosi come le contropartite assicurative per accedere agli eurobond, in poche parole chi garantirà ai mercati la solvenza del debito?


La guerra è iniziata veramente, questi bond saranno veramente la cura per i mali europei o sono la solita panacea per curare con finta liquidità ( dato che la BCE non può stampare moneta) i vari interessi privati , bancari e nazionali nascondendo sotto il tappeto il vero problema dell’Europa?

• LA Germania vuole tenere la linea dura per far fallire l’EURO e distruggere l’Europa conservando la sua egemonia?
• Gli stati uniti hanno paura di un collasso dell’Euro che ruberebbe la scena al dollaro e per questo spingono con gli EUROBOND ?
• Senza Europa dopo un fallimento sistematico Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, saprebbero rialzarsi come la Thailandia nel 1997 , La Russia del 1998 e l’Argentina del 2000 o sarebbe l’anticamera dell’inferno?

Tutte le risposte a queste domande e ai problemi dell’Europa e del capitalismo oggi sono molteplici, ma li vedremo su questo blog in maniera più approfondita nei prossimi giorni.

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