L’Italia che non sa dire NO!

Finita la solita manfrina della manovra finanziaria con riunioni , cambi e ricambi , alla fine si nota sempre il solito epilogo….Si colpisce chi è più facile da colpire.
Come diceva una battuta : “ perché colpisci sempre i poveri…hanno poco…”….” Vero ma sono tanti….”
In Italia ad ogni manovra, ad ogni cambio di governo, ad ogni elezione le stesse promesse ,ma nessuno è capace a punire ed inseguire chi i soldi li ha , evade e li spreca.
L’Italia è il paese dei diritti dovuti e ereditati , che chi lavora è stupido o chi fa il furbo è premiato.
L’Italia è il paese dei NO, quelle negazioni atte a non turbare gli equilibri di alcune caste e lobby

Non si toccano mai :


• Politici ed i loro stipendi in tutto il loro insieme: Governo, Regioni, Province, Comuni, Circoscrizioni
• La Chiesa e le rendite da immobili, esercizi commerciali ,IOR
• Professioni : Architetti, medici, notai, avvocati, magistrati, professori
• Evasione fiscale e fuga di capitali all’estero, per noi viene difficile chiedere una tassa alla Svizzera da 35% per avere l’anonimato
• Mafia
• Abusi edilizi
• Corpi di sicurezza, siamo l’unico paese che ha : Carabinieri, Polizia, Polizia Stradale, Esercito, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Vigili Urbani, …dovremmo essere in una botte di ferro..ed invece.
• Farmacisti
• Tassisti
• Giornalisti : tutti possono scrivere e nessuno paga
• Abbiamo 10000 leggi,ma nessuna applicata
• Assunzioni nel pubblico impiego
• Assenteismo nel pubblico impiego
• Concorsi pubblici
• Curriculum e risultati delle presidenze e direzioni di società parastatali ( Alitalia, Eni, Finmeccanica)

Questa non è demagogia, è pura realtà. L’Italia è un ufficio di collocamento pubblico dove ci sono sprechi per mld di euro, dove la sicurezza, la legalità ed efficienza sono sogni che aspettiamo da 40 anni.
Se non si decide di diventare più equi e orientati al miglioramento di tutto lo Stato e della nostra coscienza, a capire che i furbi sono altri Paesi dove si rispettano regole e società saremo sempre destinati a vivere con gli stessi problemi e le stesse prospettive.

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