Vivere in un paese per bene



Cortina, Roma, Torino e Milano la Guardia di Finanza , Equitalia e l’agenzia delle entrate sembrano dei falchi che hanno scagliato il loro attacco finale all’evasione, specialità per cui gli italiani sono campioni del mondo : Il salto dello scontrino.

A parte le azioni fatte per i Tg e i populisti come andare a controllare gli scontrini a capodanno o all’apertura dei saldi, ci si chiede se tutto ciò è un fuoco di paglia o un nuovo inizio per civilizzare gli italiani.

L’Homus Italiano vive con l’idea che fregare il prossimo è il massimo delle’emancipazione e partecipazione alla Res Pubblica. Evadere, dichiarare 15.000 euro, chiedere sussidi all’università o al Comune e non pagare le ricette mediche da un potere formidabile di auto gratificazione.

Esistono differenti fattori che ci hanno portato a questa situazione, la prima è storica sociale, dovuta agli anni 60 e alla famigerata autocertificazione che è come chiedere ad un leone se desidera la compagnia di un agnello. Ad essa si è aggiunta una facile e perbenista politica centrale , dato che creare il nero rinforza l’economia , infatti 150 mld anno di evasione permettono di far comprare tutta una serie di beni mobili ed immobili che danno lavoro a molte persone.
In ultimo la discussione di uno Stato assente, capace di punire chi dichiara e far finta di controllare o chiudersi gli occhi quando un suo cittadino ha una SRL in perdita, vive in affitto, ma possiede 3 capannoni, 2 case al mare e viaggia con BMW da 50.000 euro.

Lo stato italiano è quindi tutti noi abbiamo bisogno di dare una stretta a una politica fiscale più corretta, abbassarle aliquote e quindi avere un peso massimo di circa il 43 % e esenzioni per redditi sotto i 15.000 euro, defiscalizzazioni per figli ( 1000 euro anno a figlio) , portatori di handicap e chi si occupa di malati.
Ad essa vanno aggiunte tutte un tipo di esenzioni capaci di rendere la dichiarazione dei redditi un vero modo per recuperare chi paga le tasse e gestire gli introiti per lo i cittadini.

Le spese dovrebbero essere detratte in maniera che io cittadino possa contribuire alla crescita del mio paese perdendoci anche un 2 o 3 % ,ma sicuro che chiunque decida di evadere si vedrà penalizzare in maniera sostanziosa.

Un Esempio

Oggi : Dentista Spesa 100 euro senza fattura , 150 Euro con Fattura: Perdita secca dello stato 30 Euro di Tasse , Mia nessuna se evado , 20 euro se dichiaro.

Domani : Dentista sempre 150 Euro . Lo stato riceve 30 Euro in Tasse , Io ne recupero magari 30 Euro.

Sarei disposto a perdere 10 o 15 euro? Ovvio che si perché i mld di euro che tornerebbero indietro andrebbero ad abbassare altri costi e migliorare i servizi. Pagherei meno la benzina, viaggerei in Bus nuovi, pagherei meno il ticket sanitario e il biglietto del treno.

La mentalità deve cambiare si deve pensare al futuro , vedere l’Italia tra 10 anni e non solo nei 4 euro che ho guadagnato oggi evadendo ( che poi non è vero perché se aumentano l’Irpef o Ires per diminuire il deficit ne perdo il doppio).

A questo sistema va creata una rete di controllo quotidiana, costante e feroce. Ogni evasore deve pagare cosi tanto da dimenticare le azioni storiche di furbizia e incentivo a vivere alle spalle degli altri. Ognuno deve fare la propria parte e lo Stato in primis, basta soffocare gli onesti cittadini, andiamo a fare controlli incrociati tra i beni posseduti, redditi dichiarati e movimenti bancari. Se uno di questi dati non collima con gli altri deve iniziare una persecuzione durevole e allo stesso tempo si deve andare in Svizzera chiedendo in forma anonima o no i soldi dei depositi italiani che si aggirano a circa 30 mld di euro.

La vera lotta non si fa con spot pubblicitari o 2 finanzieri a Cortina,ma con i data base e 10.000 finazieri e carabinieri ogni giorno in giro per le città.

1 commento:

  1. Senza una dura lotta e una pressione fiscale giusta l'italia vivrà sempre nel nero

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