No agli inceneritori …. allora datevi da fare.


Anno 2013 partirà il nuovo inceneritore del Gerbido a Torino e si parla già di quello di Settimo torinese che dovrebbe essere attivo dal 2016.
Subito è scoppiata la protesta dei cittadini , che comunemente a quanto succede in Italia dicono sempre NO a tutto.
A questo punto cerchiamo di capire una cosa. La regola ( che dovrebbe anche valere per esempi per Napoli) è che ognuno si tiene l’immondizia che produce. Il piccolo particolare è che la città di Torino effettua una raccolta differenziata solo del 42 % , con alcuni quartieri che toccano il 22 % !!!!! Contro una provincia più attenta che arriva al 60%


La media è del 50% ,ma il restante deve essere smaltito è qui scatta il bisogno di un inceneritore.
Se Cittadini e comuni non riescono a capire che solo migliorando la divisione dei rifiuti possiamo evitare di respirare i fumi dei rifiuti stessi, il solo protestare e arrabbiarsi non serve assolutamente a nulla.
Un paese civile dovrebbe avere il 90% di riciclata.
Per raggiungere questi target serve un comune che aumenti e migliori la rete di raccolta, un migliore coscienza comune tra i giovani, i negozianti , uffici ecc e soprattutto un incentivo economico nei confronti dei cittadini che si impegnano quotidianamente.

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