Taglio e cucito


Immaginatevi un giardiniere che entra nel suo giardino e per togliere l’erba che rovina le sue belle composizioni floreali dia fuoco all’erbacce,ed anche ai fiori direte voi..
Ecco questo è quello che quotidianamente sembra succedere in questo paese alla ricerca continua di soldi, risorse e tagli del superfluo per cercare di mettere una pezza ai danni creati da quella banda di simpatici politici negli dagli anni 70 ad oggi.
La visione a medio termine è sempre mancata all’Italia ,ma di questi tempi si rischia di bruciare dei bei giardini per togliere l’erba che cresce qua e la nella penisola. Esistono Atenei, ospedali, enti, società pubbliche, risorse e comuni che sono eccellenze a livello mondiale; allo stesso tempo però a questi si mischiano quelle gramigne che mangiano soldi, assumono il doppio del necessario e speculano sulla mancanza di rigidità finanziaria.
A questo punto la diagnosi che si deve fare per poter migliorare l’Italia è quella di continuare a investire sui MIGLIORI , tagliare gli sprechi dei PEGGIORI e soprattutto per questi ultimi aumentare i controlli affinché possano puntare a raggiungere i primi. Inutile tagliare il 10% forfait su costi e servizi quando ci sono soggetti che producono reddito e lavoro, a quelli bisognerebbe lasciare lo stesso budget e magari spostarsi verso quelli che hanno 24.000 dipendenti pubblici , debiti comunali milionari, aprono corsi di laurea sulla Psicologia canina e pensano che la ricerca e lo sviluppo siano solo un facile modo per ricevere soldi e finanziamenti a perdere.
E’ ora di iniziare a valutare la possibilità di crescere e di dare uno stampo imprenditoriale anche a Comuni, Università, Ministeri, Società ed enti perché solo chi riesce a creare valore e immaginare un futuro per se stesso e per gli altri ha la possibilità di sopravvivere e i tempi in cui si chiedeva senza dare risultati sono finiti.

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