Warren Buffet Tax


Dal nome del miliardario Warren Buffett (foto) che ha denunciato quest’assurdità del sistema fiscale americano: lui paga il 15% di imposte (perché quasi tutti i suoi redditi sono capital gain tassati con quell’aliquota secca) mentre la sua segretaria paga il 35% sul suo reddito da lavoro dipendente. E allora finalmente Obama fa una mossa “populista”. Per finanziare il suo piano di spese per l’occupazione, propone di introdurre una “minimum tax” su tutti coloro che guadagnano più di un milione l’anno. E la intitola a Buffett, secondo americano più ricco nelle classifiche Forbes (dietro il suo amico Bill Gates che peraltro lo sostiene nelle campagne per l’equità fiscale), sfidando i repubblicani a negargli questo gettito. (http://rampini.blogautore.repubblica.it/)

L’America alle prese con un risanamento dei conti galattico, ormai si deve affidare alle soluzioni proposte dai peperoni.
Buffet l’uomo più ricco d’America con 28 mld di $ di patrimonio personale agisce in prima persona e propone una tassa per chi ha questi redditi, che poi redditi veri non sono perché la sua ricchezza è fondata sul possesso di titoli azionarie, bond e partecipazioni tutte tassate come capital gain.
In Italia difficilmente si potrà arrivare ad una sitazione simile anche perché chi ha grossi capitali li porta in svizzera, agisce tramite paradisi fiscali ed evade tutto il possibile.
Ogni tanto servirebbero azioni atte a cambiare questo sistema che tassa con il 44,1 % i cittadini e permette a chi ha 300 mln di azioni di essere tassato al 20%.
Equità fiscale significa prendere a chi ha ,ma sempre in maniera equa. Tasse giuste a mio avviso non dovrebbero superare il 40 % per permettere a tutti di lavorare per portare a casa almeno il 60%.
Il discorso però parte sempre dal solito punto : chi paga in Italia?

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