Multe in base al reddito


Più alto è il reddito dichiarato da chi commette l’infrazione, più sale la sanzione Ne sanno qualcosa i finlandesi:. I cittadini del freddo Paese infatti sin dal 1921 se si imbattono in una pattuglia di poliziotti iniziano a sudare freddo. I poliziotti finlandesi infatti, armati di cellulare, inviano il nominativo dell’automobilista all’ufficio locale delle finanze, che a sua volta inoltra i dati reddituali del guidatore e più alto é il reddito, più salata sarà la sanzione inflitta all’automobilista imprudente. Ammende proporzionate al reddito sono già presenti in Svizzera, Svezia, Germania, Portogallo.In questo modo si colpiscono i redditi dei trasgressori al volante che vengono puniti commisurando la multa, oltre che alla gravità della violazione, ai loro introiti. Così i cittadini di alcuni paesi d’Europa vivono già da anni con il principio della “proporzionalità della multa”.
In un paese ideale sarebbe giusto colpire chi più ha e dispone di mezzi economici superiori , pensandoci è un giusto mezzo retributivo perché se supero il limite di velocità in autostrada fissato ai 130 km/h andando ai 170 km/h oggi pagherei 155 euro ,ma una proposta sensata sarebbe a seconda del reddito dichiarato pagherò la multa esempio :

Reddito 15-30.000 euro = 85 euro
Reddito 31-50.000 euro = 110 euro
Reddito 51-100.000 euro =190 euro
Reddito oltre i 200.000 euro = 230 euro

In Italia il piccolo particolare è che il 90 % della popolazione dichiara meno di 35.000 euro.

A questo punto passerei alla soluzione B ovvero per tipo di autoveicolo , scegliendo voi quale soluzione è migliore: per cv fiscali, per cilindrata , per prezzo ,ma a questo punto sei un italiano medio con 40.000 euro dichiarati ,ma viaggi con un BMW X5 e superi i limiti? Perfetto non preoccuparti la multa non sarà di 85 euro come descritto in tabella ,ma di 190 !!!!
In molti paesi funziona cosi e penso che sia un diritto sacrosanto perché sbagliare è umano ,ma il pagamento deve essere fatto in base ai mezzi posseduti e abbattere cosi quella condizione di superiorità che permette ai più benestanti di parcheggiare in divieto invece che cercare per 2 ore un posto in centro delle nostre città.

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